Museo di Arte Contemporanea di Firenze dalla rigenerazione della Centrale Termica di Angiolo Mazzoni

Aggiornamento anno 2010 dell’omonimo progetto di ricerca del 1970 (Breschistudio Associati)

Progetto
Alberto Breschi

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L’edificio della Centrale Termica rappresenta per Firenze il segno tangibile che è ancora possibile l’inserimento di un’architettura moderna e innovativa, sfida e segnale per le nuove generazioni. A questo proposito ricordiamo che fin dalla nascita l’opera suscitò vivace ammirazione e fu salutata come “la più perfetta, più complessa e completa, la più bella che esista in Italia e forse in Europa” per il suo formalismo d’avanguardia, che suscitò gli entusiastici apprezzamenti di Marinetti. Nell’espressività dei pochi elementi cui si affida il linguaggio architettonico sia della Centrale che della Cabina apparati – torre cilindrica d’angolo, blocchi cubici ad incastro, scaletta a chiocciola in ferro, vetrate continue – è stata ravvisata “la fase dell’attività mazzoniana più vicina al linguaggio delle avanguardie europee” ed in particolare la memoria di un “futurismo attardato”. La nostra proposta si limita ad un restauro integrale di tutte le parti esterne e ad una riconversione degli interni utilizzando gli spazi e in particolare la grande sala per esposizioni d’arte contemporanea con allestimenti di esperienze in cui l’artista, con il proprio intervento, coinvolga lo spazio in un’unica sintesi espressiva.