Azerbaijan State Museum of Modern Art

Baku, 2012-2014 (Breschistudio Associati)

Progetto
Alberto Breschi, Claudia Giannoni, Niccolò Bassilichi, Gianluca Chiostri, Ilaria Vannini, Livia Ballan, Palma Pastore

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Il complesso dell’Azerbaijan State Museum of Art, oggetto della presente proposta, è il più grande museo d’arte della nazione e, insieme all’edificio adiacente attualmente attivo come museo, si inserisce nel pieno del contesto urbano della città di Baku, in una zona prospiciente un lembo di costa orientale del Mar Caspio. L’edificio rispecchia tutti i canoni stilistici del Neoclassico tardo ottocentesco, sia per l’impianto che per il modo con cui le facciate sono ripartite e decorate. Il manufatto si innesta sul declivio verso il mare con un impianto regolare chiuso con una corte interna, e vi si accede da due ingressi simmetrici lungo il fronte sulla strada. Il fabbricato si sviluppa su due livelli oltre a quello seminterrato che interessa solo una porzione sottostante. La parte posteriore del complesso, lungo il fronte sud-ovest, affaccia su un’area di pertinenza chiusa, proprietà del museo stesso. Lungo il fronte nord-ovest un nuovo blocco gli si addossa, innestandosi tra l’edificio oggetto di intervento e quello attualmente operativo come museo, creando un’unità prima non presente. I punti chiave del progetto sono la conservazione e la valorizzazione, intendendo con questi due termini la duplice intenzione di un attento recupero del complesso, affiancato da una necessaria innovazione e rifunzionalizzazione dello stesso, non solo da un punto di vista tecnico e tecnologico ma anche e soprattutto sul piano della percezione e dell’immagine. Il progetto mantiene tutta la memoria del passato, ma si proietta al tempo stesso nella contemporaneità, raccogliendo la sfida che consiste nel divenire un momento di congiunzione tra la storia e la nuova vita che la comunità sente di voler conferire a questo edificio. La filosofia progettuale si fonda su un restauro integrale degli elementi di pregio (interni ed esterni, comprese le decorazioni) e sulla valorizzazione del fabbricato nel suo complesso. In base a queste considerazioni, il progetto di restauro assume due caratterizzazioni e, conseguentemente, metodologie di intervento diverse che vengono indicate come:

Area A: Interventi di restauro conservativo
Area B: Interventi di recupero e reinterpretazione, inserimento di nuovi volumi.
Il risultato è reso possibile grazie alla partecipazione al progetto di professionisti del restauro, fra i più noti rappresentanti della tradizione di Firenze (una delle città d’arte più conosciute del mondo), lungamente attivi in tutta Italia e all’estero.