Riqualificazione della piazza di Tavarnuzze e delle aree adiacenti

Tavarnuzze, 2006-2015 (Breschistudio Associati)

Progetto
Alberto Breschi, Flaviano Maria Lorusso, Enzo Giusti, Claudia Giannoni con Giacomo Benvenuti, Barbara Lombardi, Niccolò Bassilichi, Michele Argiolas

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Il rapporto con il luogo è alla base delle scelte fondamentali che determinano non solo il disegno e la configurazione planivolumetrica, ma perfino la scelta delle materie utilizzate. La matrice del progetto è la Piazza italiana, dall’inconfondibile forma geometrica regolare, incrementata, nell’Ottocento, dalla corona di alberi ad alto fusto. Un grande spazio regolare, ritagliato all’interno di aree attrezzate per lo svago e la sosta, che assume come nuovo disegno proprio il concetto di piazza come “soggiorno collettivo” dalla funzione pubblica “aperta”. Sotto il profilo progettuale, le connessioni urbanistiche studiate dal progetto creano una salda connessione della piazza con il tessuto urbano consolidato e l’area di intervento assume un doppio ruolo: le zone di margine sono trattate come aree “attrezzate” e fanno da cornice al “salotto buono” della piazza. In tal modo la piazza diviene la cerniera e il tramite delle due più significative espressioni di Tavarnuzze: la vecchia stazione, simbolo della memoria storica (che viene ristrutturata in funzione del nuovo disegno della piazza), ed il nuovo parco attrezzato, proiezione futura di una nuova Tavarnuzze. L’orientamento stesso della piazza è impostato sulla matrice rettangolare della vecchia stazione e la nuova copertura che si proietta a sbalzo sulla piazza crea una pensilina-loggia antistante di grande impatto scenografico, un richiamo alle logge che spesso contornano le piazze delle cittadine storiche toscane. I materiali utilizzati (cemento architettonico, cotto, pietra alberese, intonaco e alluminio) sono anch’essi espressione della duplice volontà di generare un intervento nuovo ma ricompreso all’interno di una trasformazione controllata, nel rispetto del contesto e della memoria storica del luogo