Primo lotto del nuovo Istituto d’arte

Cascina, 1990

Progetto
Alberto Breschi con Massimo Bianchi, Eugenio Martera, Paolo Setti

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La soluzione progettuale si imposta sul privilegio gerarchico dell’impianto morfologico che si organizza come un edificio-recinto quadrangolare, i cui lati si articolano nei due corpi ad angolo contenitori delle aule e al cui vertice si innalza una piccola torre per la biblioteca, proseguiti da due pareti di recinzione interrotte in corrispondenza del vertice opposto per consentire la visibilità e l’accesso alla corte interna che accoglie gli episodi architettonici del blocco della palestra, del vano termico e delle attrezzature all’aperto. Soluzione che comporta un volume basso ricercato volutamente sia per un assorbimento della spazialità pianeggiante del territorio circostante sia per la creazione di un prioritario effetto urbano