Metaprogetto rigenerazione ex-inceneritore

Arezzo, 1998

Progetto
Alberto Breschi, Flaviano M. Lorusso

 

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Nella dimensione urbanistica di Arezzo e della sua provincia, il recupero dell’ex inceneritore ad un ruolo funzionale così innovativo intende perseguire un programma esemplare, sul piano politico e culturale, di riappropriazione simbolica e di sublimazione della condizione attuale: da dispensatore di veleni a spazi della gioia e dell’espressione, ovvero luogo di accoglienza per i giovani in cui possa esprimersi, attraverso la musica, la danza, il teatro, fino alle arti figurative, la comunicazione, lo scambio, la gioia di vivere.
E’ in questo senso che un edificio apparentemente introverso, irrigidito e strutturalmente vincolato alla sua destinazione originaria perfino nella sua immagine, offre, al contrario, appena se ne sposti il punto di vista di analisi interpretativa, una paradossale, insospettata, perfino vantaggiosa adattabilità, elasticità, plasticità : la sua natura intrinseca di impressionante cavità vuota, ora piranesianamente ingombra, ne garantisce la ricettività di un programma di mutazione dall’ampia flessibilità e dalla forte valenza evocativa ed emozionale.